Introduzione ad Ableton Live

Docente: Luca Casarotti

Durata: 30 ore

Avvertenza

Dalla versione 12.0, la digital audio workstation (DAW) Ableton Live è accessibile alle persone non vedenti, sia in ambiente MacOS sia in ambiente Windows. Il corso presterà particolare attenzione all’uso del software con l’ausilio dello screen reader, che è il modo in cui il docente lo utilizza, ed è specialmente rivolto a chi si serve di questa tecnologia assistiva. Tutte le scorciatoie da tastiera impiegate per interagire con il software tramite il lettore di schermo sono però comandi disponibili anche a chi non si serve dello screen reader. Le lezioni possono dunque essere seguite utilmente da chiunque abbia desiderio o esigenza di acquisire una conoscenza efficiente di Ableton Live. L’interfaccia del software è disponibile interamente anche in italiano: a chi conosca l’inglese, è tuttavia consigliato di corredare la frequenza delle lezioni e le esercitazioni pratiche svolte durante il corso con lo studio del manuale d’uso di Ableton Live, disponibile all’indirizzo:

https://www.ableton.com/en/manual/welcome-to-live/

Programma del corso

Parte prima: nozioni generali

  1. Versioni e licenze di Ableton Live: download, installazione e autorizzazione del software.
  2. Primo avvio dell’applicazione. Struttura della finestra “impostazioni”. Regolare le impostazioni basilari dell’audio e del midi. Ottimizzare l’interfaccia della DAW per l’uso con lo screen reader.
  3. Struttura complessiva dell’interfaccia: le “viste”, il browser, la raccolta di groove e la finestra di aiuto.
  4. Uso del browser e descrizione dei suoi componenti: sounds, drums, effects, modulatori, groove, accordature e modelli. Cenni a Max for Live. Scaricare e installare i Factory Packs.
  5. Le unità fondamentali di Ableton Live, la clip e il dispositivo: nozione e funzione. Tracce midi, tracce audio e tracce di ritorno. Le scene e la traccia main.
  6. Due modi di organizzare il materiale sonoro, non lineare e lineare: la vista “sessione” e la vista “arrangiamento.

Parte seconda: lavorare con il midi

  1. Configurare e usare le superfici di controllo: script, mappatura midi e mappatura tasti. Controllare hardware esterno via midi. Il dispositivo External Instrument. Assegnare strumenti e canali midi in ingresso e in uscita.
  2. Clip midi: step recording, registrazione sincrona e overdubbing. Creare take lanes.
  3. La vista “clip” nelle tracce midi:
    1. Le proprietà principali: lunghezza, punti d’inizio e fine, interruttore di loop, tempo, metrica, attribuzione di groove, tonalità e scala.
    2. Utilità di altezza e tempo: trasposizione, aggiustamento alla scala, stretching e umanizzazione.
    3. Utilità generative e di trasformazione: Rhythm, Seed, Shape, Stacks; Arpeggiate, Chop, Connect, Glissando, LFO, Ornament, Quantize, Recombine, Span, Strum, Time warp, Velocity Shaper.
    4. L’editor midi: selezione contigua e non contigua degli eventi midi, selezione per criterio di filtro. Chance. Creare e randomizzare le curve di velocity e release velocity.
  4. Concatenazioni di clip: le “azioni seguenti”. Dividere e consolidare le clip.
  5. Altre proprietà di lancio: modalità “legato”, program change.
  6. Gli effetti midi: arpeggiatore, randomizzatore, generatore di accordi, sequencer di Max for Live.

Parte terza: lavorare con l’audio

  1. Il mixer di Ableton Live: mixer in vista “sessione” e in vista “arrangiamento”.
  2. La vista “clip” nelle tracce audio:
    1. Confronto con la vista “clip” nelle tracce midi;
    2. Le utilità audio: warping, assolvenza e dissolvenza, stretching, reverse, quantizzazione audio.
  3. Warping in dettaglio: analisi automatica del campione audio; tempo leader e tempo follow; modalità per beats, tones, texture, complessa e pro; granularità, fluttuazione e formanti.
  4. Campionare con Ableton Live: importare e manipolare i campioni, modalità di slicing. I dispositivi Sampler e Simpler.
  5. Gli effetti audio:
    1. Equalizzazione: Channel EQ, equalizzatore a 3 e 8 bande;;
    2. Dinamica: simulazioni di compressore ottico, valvolare e glue, limiter, gate, expander multibanda;
    3. Saturazione: effetti Roar e Saturator;
    4. Ambienti, ritardi e modulazioni: Chorus-Ensemble, delay, riverberi ad algoritmo e a convoluzione, Phaser-Flanger;
    5. Utilità e segnali di controllo: strumenti CV, misuratore IR, LFO, accordatore, multi-utility;
    6. Modellazione: simulazioni di amplificatori per chitarra e basso, simulazioni di cassa, overdrive e boost;
    7. Correzione d’intonazione: Auto Shift;
    8. Sound-design: filtro, panner, unità multieffetto (stile Lexicon / Eventide), stutter, risuonatori e modificatori spettrali.
  6. scrittura delle automazioni da tastiera: le corsie di automazione e i breackpoints; collocare i punti della curva di automazione ed editarne i parametri.
  7. Conversione dell’audio in midi: conversione di melodia, armonia e ritmo.
  8. Finalizzazione del progetto ed esportazione dell’audio.

Appendice: elementi di sintesi sonora

  1. Programmazione di una patch con uno a scelta tra i sintetizzatori software di Ableton Live: Drift (sintetizzatore sottrattivo in stile East Coast), Meld (sintetizzatore ad architettura complessa), Operator (sintetizzatore FM), Wavetable.

Il docente

Luca Casarotti (1989) è research fellow dell’Università per stranieri di Siena. Allievo dei Seminari estivi di Siena Jazz (2012) e del corso di perfezionamento in tecniche dell’improvvisazione Tabula rasa dell’Accademia Chigiana (2017), ha fatto parte del laboratorio permanente di ricerca musicale guidato da Stefano Battaglia (2009-2013) e fa attualmente parte del laboratorio Melologos (dal 2022: vd. https://www.wumingfoundation.com/giap/2022/01/verso-melologos/). Dal 2011 collabora con il collettivo di scrittori Wu Ming in una ricerca sulla forma del reading musicale: è autore, con Wu Ming 1, degli spettacoli 5 volte Turi Vaccaro (2016) e UFO 78: concerto non identificato (2023), rispettivamente tratti dai romanzi Un viaggio che non promettiamo breve (Einaudi, 2016) e UFO 78 (Einaudi, 2022). Dal 2023 è beta-tester di Ableton Live, di cui ha realizzato la prima dimostrazione pubblica delle funzioni di accessibilità (vd. https://www.youtube.com/watch?v=t8tweLS3ktQ&t=4748s).